Quasi l’alba, adesso, e inizia a venir fuori la verità. Quella costruita per non deludere le aspettative e mettere l’ultima pennellata sul quadro che mamma Gelida vorrebbe appendere in ingresso; ripugnante per un figlio. Gabriele – ex bambino prodigio – si consola con una nenia: dormire, vorrei dormire qualche minuto. Per ragionare, usciere da questa situazione che uscite, in apparenza, non ne ha. Per non affrontare la realtà e nascondersi nella legnaia. E’ nel doppio finale che Morozzi si scopre mostrando la sua bravura, il suo stile agrodolce e quel tocco d’eccentricità che trasforma ogni suo testo in qualcosa da conservare.
Gianluca Morozzi
L’abisso
Editore: Fernandel
Pagine: 192
Prezzo: 13 euro
Filed under: crtitiche |
Com’è che si chiama? Marossi? Morolli? Porozzi… comunque mi hai incuriosito, mi sa che questo L’abisso lo leggerò.
Ste 🙂
Lo dico!